ITALY convergence
#fsmetIT Piattaforma Italia
2) Economie trasformative, produzione, consumi, tecnologia e industria 4.0
Tre decenni di politiche liberiste, innescatesi dentro il passaggio dalla fabbrica fordista al “just in time” dell'era toyotista, per approdare alle piattaforme digitali, hanno drasticamente modificato la realtà del lavoro odierno. Di fatto, il “diritto al lavoro” sancito dalle Costituzioni si è progressivamente trasformato nel “dovere di dimostrarsi occupabili” in un orizzonte di solitudine competitiva, in cui ciascuno è solo sul mercato in diretta competizione con l'altro, quotidianamente costretto a dimostrarsi più conveniente, moralmente obbligato a cercare, trovare e mantenere un lavoro. Che il lavoro sia una questione tutta a carico dei lavoratori e delle lavoratrici, mascherati da liberi professionisti , è ben esemplificato dal capitalismo delle piattaforme in cui il datore di lavoro scompare e si trasforma in una piattaforma digitale per l'incontro tra domanda e offerta. In questa situazione, incombe il nuovo processo di rivoluzione industriale 4.0, guidato dall'intelligenza artificiale, con caratteristiche per certi versi inedite rispetto alle trasformazioni precedenti: “tra elemento umano ed elemento 'macchina' la separazione tende a svanire: la macchina diventa 'umana' e l'essere umano diviene 'macchinico'” Si tratta di una trasformazione profonda, rispetto alla quale occorre un ripensamento radicale della funzione economica e sociale del lavoro che va definito come insieme di attività unicamente orientate all'utilità sociale, superando la storica separazione fra produzione e riproduzione sociale, e considerando tutte le attività come contributo individuale e collettivo alla costruzione di una società dignitosa per tutte e tutti, dentro un orizzonte che subordina il valore di scambio al valore d'uso, e organizza la produzione in funzione dei bisogni sociali, dei desideri reali delle persone e delle esigenze di salvaguardia dell'ambiente. In questa direzione va anche affrontato il tema dei trattati internazionali che rischiano di predeterminare, a favore dei profitti delle multinazionali, ogni scelta relativa a produzioni, commercio e consumi.
In questa direzione va anche affrontato il tema dei trattati internazionali che rischiano di predeterminare, a favore dei profitti delle multinazionali, ogni scelta relativa a produzioni, commercio e consumi. In questa direzione va anche affrontato il tema dei trattati internazionali che rischiano di predeterminare, a favore dei profitti delle multinazionali, ogni scelta relativa a produzioni, commercio e consumi.
Premessa
I filoni di lavoro, emersi nel primo incontro nazionale tenuto a Roma il 9 novembre 2019, sono stati brevemente descritti in modo che possano costituire le linee guida per gli incontri, le analisi e le discussioni che si terranno all'interno delle singole associazioni o negli eventi creati dalle reti locali in vista del FSMET. Sarebbe opportuno che ciascuna realtà o rete a seguito delle iniziative che realizzerà in questo senso si impegnasse a costruire un report di max 10.000 battute che restituisca il lavoro di analisi, di presentazione delle pratiche e, soprattutto, proposte di azioni in vista della compilazione di un'agenda mondiale, specificando il/i filoni sui quali verte il contributo.
Questi report costituiranno la base per un'ulteriore sintesi che dovrebbe rendere conto della riflessione nazionale sulle economie trasformative.
Tutti i vostri spunti e riflessioni devono esser inviate alla mail: forumbarcellona2019.20@gmail.com
Report inappropriate content
Is this content inappropriate?
Close debate
What is the summary or conclusion of this debate?
1 comment
La nostra costituzione riconosce come LAVORO non solo quello retribuito. Ciò è chiaro se si legge con attenzione l’articolo 4 che, ricordo a me stesso, recita: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.”
In quel “dovere di svolgere [...] un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale…” è racchiuso il riconoscimento del ruolo delle attività riproduttive e di cura come parte integrante del LAVORO.
Le economie “altre” devono riconoscere e favorire tutte queste attività ancor prima di quelle realizzate per generare “reddito”, riducento la centralità del ruolo del lavoro retribuito e ridurre la “preoccupazione” per l’occupazione (e dell’occupabilità).
Loading comments ...